Era l'estate del 1980, Graziano, insieme alla moglie Maria e ai piccoli Alessandro e Simona, stavano tornando dalla loro vacanza.
Maria propose una breve deviazione verso l'entroterra pugliese per visitare Cerignola.

Lasciarono la costa e si inoltrarono nella campagna: distese infinite di campi e uliveti li accompagnavano lungo la strada, fino ad arrivare al piccolo borgo. Dopo una rapida visita al paese, ripresero la via verso casa.
Fu allora che Graziano, attratto da quella distesa di ulivi che sembrava non avere fine, fermò l'auto e decise di proseguire a piedi lungo una stradina sterrata. Al termine del sentiero trovò una cascina, dove un contadino, intento al lavoro, lo accolse.

Chiacchierarono a lungo; Graziano visitò l'uliveto e lì scoprì una varietà unica e preziosa: la Bella di Cerignola.
Un'oliva maestosa, tra le più grandi e succose. Dalla forma leggermente ovale, cresce soltanto in quella terra, dove la brezza marina, pur lontana, incontra il calore del sole delle campagne pugliesi.

Colpito dalla sua grandezza e dalla polpa carnosa, Graziano acquistò alcune olive e, una volta rientrato, provò a conservarle in salamoia. Fu così che nacque Isola Verde: un nome che richiamava quell'oasi di ulivi immersa nella campagna che, proprio come un'isola in mezzo al mare, godeva della brezza marina e del tepore del sole. Un equilibrio perfetto, proprio come quelle olive: grandi, corpose e dal gusto inconfondibile.